lunedì 31 marzo 2014

"Divergent"... non so manco che titolo scrivere

"Ehi, hai visto quel poster?"
"Che?"
"Quello, quello... 'Divergent'".
"Boh, cos'è?"
"Non so, è tratto da un libro".
"Fammi indovinare, è il primo di una trilogia!"
"Eggià".
"Boh, non mi ispira".

Piccolo dialogo interiore tra la "me" con la m minuscola e la "Me" con la M maiuscola (non so quale dei due sia "me" o "Me", ma vabbeh: era solo per introdurre il discorso).


Le trilogie vanno un sacco, si sa: e, da qualche anno, ad andare sono soprattutto le trilogie a tema distopico, con futuri post-apocalittici, adolescenti in crisi e quant'altro. Anzi, la distopia è diventata la metafora ideale della crescita e dell'adolescenza, nonché delle difficoltà di diventare adulti (nel scrivere questo mi sento molto idiota, ma vabbeh), da Hunger Games a... boh, di romanzi così penso di aver letto solo quello, a parte La Città di Ember (da cui è stato tratto un altro film con Saoirse Ronan che, al contrario del romanzo, non ha avuto un seguito... In effetti il film non è granché, ma il romanzo era molto carino). Eh già, questo "Divergent" non l'ho mai letto: sinceramente, non mi ispirava granché. Però ho voluto provare a vedere il film, così, perché ho notato che su tumblr c'è un sacco di gente che l'ha aspettato/lo sta aspettando (in Italia uscirà il 3 aprile).

In maniera molto classica, il film inizia con la presentazione di questo possibile futuro, raccontato dalla protagonista, tale Beatrice Prior (interpretata da Shailene Woodley, quella che hanno cacciato da Spider-Man 2), che per tutto il film dimostrerà di avere l'espressività di un macaco (anche se non ho idea di quanto non-espressivo possa essere un macaco): il suo è un futuro altrettanto classico, dove - dopo la sempre classica guerra che ha cambiato il destino del genere umano - gli adolescenti devono capire di punto in bianco che farsene della propria vita, decidendo tra:

- I Candidi: si occupano di legislazione e cose così, perché sono sinceri e dicono sempre la verità (LOL);
- I Pacifici: sono gli hippy della situazione, che rifiutato qualsiasi forma di violenza e, per questo, sono assistenti sociali e simili;
- Gli Eruditi: che sembravano i più fighi, ma qua per "eruditi" si intendono solo scienziati pazzi... e io che mi ero già immaginata tanti signori Giles rinchiusi in biblioteca... Più che altro, sono i Serpeverde della situazione (e credo di essermi appena insultata, because I'm a Slytherin);
- Gli Abneganti: sono quelli col nome più strano e sono una specie di Tassorosso, con la differenza che in questo film sono loro a governare. Sono altruisti, caritatevoli e si occupano di coloro che non appartengono a nessuna "casta";
- Gli Intrepidi: sono degli pseudo-Grifondoro, di fatto l'esercito, che ha lo scopo di proteggere la popolazione. Hear me roar! (no ok, ora sto confondendo veramente troppe cose...);
(ah, la traduzione delle categorie l'ho presa da Wikipedia... perché i sottotitoli del film avevano una traduzione diversa, boh. E, anche da come le fazioni venivano presentate nel film, mi sembravano un po' diverse. Mah).

E poi ci sono gli Esclusi, quelli che non sono riusciti ad ambientarsi nella categoria che si sono scelti e che per questo vengono considerati dei reietti: già, perché alla fine gli adolescenti non vengono direttamente costretti ad appartenere ad una categoria specifica, ma possono più o meno scegliere. Dato che questo era bene o male l'aspetto più interessante della trama, mi ci soffermerò per qualche riga.

Allora, in questo possibile futuro ad un certo punto il ragazzino si sveglia e sa che dovrà decidere a quale "casta" appartenere: prima di ciò, però, dovrà essere sottoposto ad un test ("test" è un altro modo per dire "strane sostanze chimiche") che gli suggerirà per quale categoria è maggiormente predisposto. Poi, però, il ragazzino può fare come Harry Potter, dire "No Serpeverde... no Serpeverde..." e scegliere ciò che più gli aggrada. Tuttavia, in rarissimi casi il test non rivela nessuna casta in particolare, e il ragazzino in questione allora è un Divergente, una personcina che al governo non sta molto simpatica perché non può inquadrarla, e quindi controllarla a dovere.

Questo è proprio ciò che capita a Beatrice: figlia di Abneganti, sorella di un Erudito ma di fatto una Divergente (una tizia però la copre per proteggerla), durante la cerimonia decide di essere un'Intrepida e di impugnare la spada di Godric Grifondoro (scusate, non posso fare a meno di infilarci Harry Potter qua e là). Fino a questo punto, il film era anche carino ed era interessante anche questa cosa che gli adolescenti hanno un margine di scelta... anche se, alla fine (come specificato nel film), solo il 5% decide di non seguire i risultati del test e fare di testa sua. Mi sembrava un piccolo spunto di riflessione, tutto qua: la differenza tra ciò che è facile e ciò che è giusto, e quelle cavolate lì (altra citazione ad Harry Potter, scusate).

Comunque, a questo punto Beatrice (che ora si fa chiamare Tris, perché fa più figo) deve dimostrare di essere una vera Intrepida. La prima parte dell'allenamento è anche carina, ma poi va troppo per le lunghe... e intanto comincio a non sopportare veramente il faccino di Beatrice, tanto che quando la picchiano sono pure un po' contenta. Ah, ovviamente c'è il "figo" (tra virgolette, perché in realtà è bruttino) della situazione, che si fa chiamare Quattro. Ovviamente si innamorano e fanno i picci-picci, eccetera eccetera... Ehi, non è che in una trama non mi piacciano le storielline pseudo-romanticose (anzi, ci marcio alla grande), ma... insomma, è sempre la solita solfa. Perché ne sto ancora parlando?

Comunque, tanto per tagliare un po', si scopre che gli Eruditi sono cattivissimi e vogliono combattere la stessa natura dell'uomo per mantenere la pace e l'equilibrio (ve l'avevo detto che erano tipo scienziati pazzi): per questo sono a caccia dei Divergenti. Scoppia un putiferio, i genitori di Beatrice muoiono entrambi, e Tris, Quattro, Caleb (il fratello Erudita-pentito di Tris) e Marcus (il padre stronzo di Quattro... il quale, tra parentesi, si fa chiamare così perché ha quattro paure. Della serie che io dovrei chiamarmi Diecimila) scappano dopo aver fermato il piano malefico di Kate Winslet, la capa degli Eruditi.

Ecco, tra l'altro: Kate Winslet in questo film mi ha fatto lo stesso effetto di Nicole Kidman nella Bussola d'Oro... entrambe sembravano pensare: "Ehi, ma io che diavolo ci faccio qui?!"


Comunque, per chiudere il discorso: non posso dire quanto i fan di Divergent-libro possano essere soddisfatti, ma... boh, insomma, è un film che non parte malissimo, ma poi la solfa è sempre la stessa. I fan di Hunger Games non troveranno niente di nuovo o esaltante in questo film. Peccato, perché solo dopo la visione ho scoperto che il regista, tale Neil Burger, ha anche girato "Limitless", un film che non mi era dispiaciuto per niente.

sabato 29 marzo 2014

Vikings 2x05 - Answers in Blog... ehm, Blood

VIKINGS! \o/



Serie rinnovata per una terza stagione proprio in questi giorni, Vikings era proprio una di quelle cose che più aspettavo di questa primavera, anche se Ragnar nel finale della prima stagione si era dimostrato un vero stronzo... e forse è anche per questo che sto seguendo queste nuove puntate con meno entusiasmo rispetto allo scorso anno: non credo più nel protagonista, che, anche se non era nemmeno all'inizio il mio personaggio preferito (quello è sempre stato Floki, per non parlare di Lagertha), comunque tifavo per lui. Sì, perché era sempre tutto un:

"CONQUISTIAMO L'INGHILTERRA!"

"DEPREDIAMO I CONVENTI!"

"SFREGIAMO I CROCEFISSI!"

"MASSACRIAMO I FRATI!!"

"Tranne quello figo, eh, quello lo teniamo e lo convertiamo!" 

"Ah, ok..."

Ora, invece, vorrei solo che Ragnar muoia tra atroci sofferenze, calpestato dalla sua stessa progenie, magari insieme a quella bitch della sua nuova mogliettina... In realtà mi sono spoilerata la sua morte su Wikipedia, ma non dirò niente... *oh oh oh*
Insomma, cercarsi delle anticipazioni su serie tv a tema storico è così semplice: a volte, mi chiedo... non si potrebbero fare delle serie tv storiche what-if? Che magari inizino veramente come sono andate realmente le cose, ma poi, ad un certo punto, la storia cambia e il cerca-spoiler può pure andare su tutti i siti che vuole, tanto non troverà mai niente? Tipo, che ne so: Giulio Cesare non viene assassinato; l'Italia non la riunirà mai nessuno; Pompei non viene distrutta...

"Eh no, son punti fermi nel tempo, 'sta modifica non s'ha da fare!"

Ok, no, sto confondendo un po' di cose (intanto un tizio con dei capelli assurdi, urlatomi questo, scappa su una cabina blu volante e sparisce).

Comunque, poi magari di serie così ne hanno già fatte, ma io non lo so e rimango nella mia ignoranza... boh. So solo che nei libri, nei fumetti e sul grande schermo di cose così ce ne sono un sacco, e magari su quello piccolo un po' di meno.

Comunque: VIKINGS!



Fin dall'inizio della seconda stagione, non so, ho notato un po' di "confusione narrativa", ma probabilmente erano solo diverse aspettative mie: tipo, mi aspettavo che questa stagione si sarebbe incentrata soprattutto sul dualismo Ragnar/Rollo, cosa che invece si è risolta tipo in venti minuti... Va beh, avrei dovuto intuire che Rollo è solo un pappamolle. E poi:

Lagertha: ma chi ti sposi??!!!

Athelstan: bel taglio di capelli! ;D

Floki: sei sempre perfetto <3 <3

Ma ora basta spettegolare, passiamo alla puntata che i cari canadesi si son visti l'altro ieri...

Iiif I had a voice I'd siiiing....!!

Allora, la puntata inizia con la nostra Lagertha e il nostro Cat... ehm, Bjorn, che salutano la loro vecchia cumpa, quindi è tutto un:

"Oooooooh Lagertha! Quanto ci sei mancata!"
"Eh lo so, grazie..."


"Uuuuuh Lagertha! <3 <3 <3"
"Sciò Rollo, son qui per aiutare il mio ex".
"Ok :("

"BJORN! Bravo!! Non hai dimenticato la tua strada!!"
"Ehm... sì Floki, mi sei mancato anche tu o_O"


"Lagertha! :D"
"Siggy! :D"


"Uh... Lagertha :)"
". . ."
":)"
"Oh, la principessa Aslablah. Ma che piacere".

"Hai visto quanti figli ho sfornato a Ragnaruccio?"
"Mh, sì. E uno pure con un occhio inquietante. Che bello".



Comunque, dopo i convenevoli (a proposito, io non darei mai a mia moglie parte del mio esercito per aiutare il suo ex marito... ma comunque...), Ragnar e Bjorn decidono di rinnovare il proprio rapporto padre/figlio andando ad incendiare le provviste di Jarl Borg: quale occasione migliore di questa, in fondo. Inizia poi la battaglia contro lo Jarl nemico (che bello massacrare la gente insieme a mamma e papà!) e, da fedele battaglia vichinga, in termini di audio si può riassumere così:

sdfhdfajdaòskdjkfkdfhdhgkdfj SHIELDWALL!! dkfjkdjfkdjfkdjfkjfkdjfdfjjdgfadajdkhddjfhjdfh SHIELDWALL!! jsldfhljsdfhjldhfljdfksòdjgòksdjfksdhfksjdgkj SHIELDWALL!! sdjfhskldfhlksd

Comunque, scherzi a parte (perché sto scrivendo una recensione così stupida?? Non è nemmeno una recensione!), se c'è una cosa che sempre mi piacerà di Vikings sono proprio le battaglie: scudo contro scudo, bei capelli al vento, magari un po' troppe asce volanti in giro (e Rollo che continua a chiamare suo fratello rovina un po' l'atmosfera), ma, oh... che figata! :D

Comunque, la battaglia è vinta, ma lo Jarl scappa e Ragnar pensa che suo figlio a combattere sia una checca (anche se, boh... per me ha combattuto bene... con tutte quelle giravolte, poi! Avrà voluto fare il solito padre bastardo e invidioso), ma almeno ritorna ad essere lo Jarl, e il popolino lo acclama tutto.

Gente, ma non vedete quanto il vostro "capo" sia un cojone? E' come un bambino viziato che non riesce manco a decidere tra Aslablah e lei:



Insomma, di dubbi non ce ne dovrebbero essere.

Alla fine è la stessa Lagertha a decidere per Ragnar, e tutta soddisfatta se ne ritorna da quell'altro fesso di suo marito, lasciando Bjorn col suo padre naturale (così magari avrà occasione di decapitare altri sacrifici umani, che bello). Intanto, pure Siggy e Rollo spettegolano alla grande su di loro: insomma, peggio di Beautiful.

Comunque, ogni tanto si ritorna pure in Inghilterra dal nostro Athelstan che, dopo esser scampato ad una crocifissione, ora vede pure le madonne. Se Ragnar è diviso tra due donne, Athelstan lo è tra due religioni: prega Dio, ma spunta l'ostia, supplica Gesù, ma ha visioni strane... All'inizio la trasformazione del personaggio da fratino-carino a best-viking-evAH non mi convinceva molto, ma questa sua confusione riguardo al giusto dio (o ai giusti déi) in cui credere... beh, potrebbe essere interessante. Al momento sembra che la sua mente voglia appartenere a Dio, ma il suo animo delicato è stato un po' sconvolto da tutti quei riti da vichingo che a Floki piacciono tanto, quindi per ora è ancora un viking in the heart, anche se non vorrebbe.

Boh, a me basta che non si tagli i capelli.

Probabilmente della seconda stagione questa è stata la puntata che ho preferito, per ora: prima le carte dovevano essere completamente messe in tavola e, a vedere le anticipazioni di settimana prossima, i fili da muovere sono ancora molti. Ho solo un timore: che questa stagione si concentri troppo sul triangolo Lagertha/Ragnar/Aslablah (no, non ho intenzione di scrivere giusto il suo nome). La prima stagione era così bella anche per questo desiderio, da parte di tutti (e soprattutto di Ragnar), di scoprire nuove terre, nuovi orizzonti, nuove possibilità, nonostante la furia degli déi minacciasse ogni volta il viaggio via mare: invece ora Ragnar sembra essersi ridotto a voler il maggior numero di figli maschi possibile, manco la sua ambizione si esaurisse in quello.

Vedremo che succederà settimana prossima.

SHIELDWALL!!

giovedì 27 marzo 2014

Rat-Man Gigante n.1, alias: l'Uomo che Disegna le Scimmie continua a fregarmi soldi



Tutti conoscono Rat-Man, penso, anche chi non lo legge: questa creaturina di Leo Ortolani (che, tra l'altro, ha un blog spassosissimo, famoso almeno tanto quanto il Ratto), che indossa una tutina ridicola con gli stessi colori sparaflash del primo Wolverine - anche se in teoria è nato come parodia di Batman - è ormai diventata un punto di riferimento per il fumetto comico italiano, tanto che non mancano certo gli imitatori (la maggior parte PESSIMI imitatori, ma meglio passare oltre...) e, nonostante gli anni, nuove generazioni di lettori continuano ad aggiungersi al già grande pubblico dei suoi fan.

Allora, purtroppo non ho avuto il piacere di seguire il Ratto con la Rat-Man Collection, ma mi sono sempre accontentata di Tutto Rat-Man. Una testata degnissima di rispetto, eh: infatti, oltre alle avventure della scimmia con le orecchie da topo (scusate, non trovavo più sinonimi!), contiene altre strisce e fumetti del Leo (scrivere ogni volta "Ortolani" è troppo lungo), tra cui l'imperdibile Venerdì 12... Comunque, le avventure classiche di Rat-Man le ho più o meno tutte e all'inizio non avevo intenzione di comprare questo albo gigante... solo che... 

Beh... oggi ero in edicola a "fare la ricarica"... mi cade l'occhio sui fumetti... vedo che è uscito il nuovo numero di "Orfani", e con la bile che mi sale lo compro (perché continuo a prendere fumetti che non mi piacciono??!! Ah già, mi servono per la tesi! -.-)... poi vedo questo fantomatico albo, con una copertina coloratissima... la bile mi scende... mi si illuminano gli occhi... inizio a sfogliare l'albo... "Wow, che vignette grandi che hai!" "Eh, servono per farmi comprare al meglio!" "Caspita, funziona!"

Così, ho comprato il primo Rat-Man Gigante, la ristampa di storie che di fatto già possiedo. Non compro mai, ma proprio MAI, edizioni diverse della stessa storia (è capitato solo due volte, per "Peter Pan nei Giardini di Kensington" e "Alice nel Paese delle Meraviglie", ma solo perché le illustrazioni erano diverse), però... insomma... ma l'avete visto, 'sto albo gigante??!!! E' bellissimo!! Nessuno potrebbe resistergli!! E' fantastico tenerlo in mano, e pure da sfogliare... si spalanca come una tovaglia, è meraviglioso!! Poi le storie sono sempre le stesse, ok... ma in formato GIGANTE!!

A scrivere così mi viene in mente proprio il piano diabolico del Ragno, che tra l'altro compare proprio in questo primo numero... il Ragno, che, dopo essere stato morso da un essere umano, decide di fregare tutti i nerdoni di fumetti pubblicando VENTISETTE edizioni variant dello stesso albo!!

Che fregatura!! Eggià!! Edizioni diverse, ma sempre stessa storia! Chi si lascerebbe abbindolare in questo modo??

. . .

Però, oh, sono ugualmente contentissima di aver iniziato questo bellissimo mensile, ecco.

2,50 € al mese, che mai saranno?

E poi il Leo è bravo pure a scrivere i contenuti extra! Certo, alcune battute sono MOOOOLTO da facepalm, ma... insomma, è anche questo il bello! Ed è bello anche ritornare a rileggersi le primissime storie, con le primissime gag: alcune un po' goffe e fuori tempo, altre già esilarantissime! Questo numero, poi, riassume le tre fasi che Rat-Man ha affrontato nel corso del tempo: la primissima del 1989 (con un tratto molto lontano da quello di imitatore di Kirby), che vinse un concorso indetto dalla rivista "L'Eternauta"; la seconda, del 1995, che vide la luce grazie all'autoproduzione; e la terza, quella del 1997, quando il Leo diventò l'ennesimo schiavo di Casa Panini (ricordo ancora quando io e la mia Ciccipucci, non ricordo quanto tempo fa, andammo alla fumetteria Panini di Bologna, dove ci sarebbe stato il Leo ad autografare gli albi... e, a giornata finita, il povero schiavo se ne ritornò a casa in treno, con quelli della Panini che gli spiegavano come raggiungere la stazione! Wow... pensavo che al Leo fosse concessa la limousine superlussuosa... o un jet privato... avessimo potuto, io e la Ciccipucci lo avremmo accompagnato volentieri in stazione :D in cambio di un disegno di Cinzia, ovvio). 



Insomma, questa edizione merita, anche se siete dei lettori vecchi e stanchi che si erano ripromessi di smettere con le ristampe, e le variant, e le special, e le limitate...

Oddio, sto scrivendo troppe poche positive... mi sto inquietando da sola! 'Sta edizione si meriterà veramente tutti 'sti complimenti??! Lo ammetto: in questo momento la mia mente è annebbiata. Annebbiata e soddisfatta. Annebbiata e soddisfatta e felice.

"Perché Rat-Man è un uomo come non ne fanno più. Perché si sono accorti dell'errore".

Oggi, poi, mi è pure uscito il soufflé. Sono una soufflé-girl. Insomma: oggi (anzi, ormai ieri) è stata proprio una bella giornata.


martedì 25 marzo 2014

"Persuasione", Jane Austen

Spoiler qua e là... anche se, veramente: come vi aspettate che finisca un romanzo del genere?



"Persuasione" è un romanzo "austeniano" insolito: meno ironico di "Orgoglio e Pregiudizio", più riflessivo di "Ragione e Sentimento", meno solare di "Emma" e meno critico di "Mansfield Park". Pubblicato postumo nel 1818 insieme a "Northanger Abbey" (così ora li abbiamo nominati tutti e sei), "Persuasione" racconta del ricongiungimento di Anne Elliot, secondogenita di un Lord, e di Frederick Wentworth, uomo di marina che col tempo è riuscito a far carriera e a raggiungere una posizione sociale ideale. La "persuasione" del titolo allude al rifiuto di Anne di sposare Wentworth, mossa dal dovere nei confronti della sua famiglia: tuttavia, la storia inizia sette anni dopo questi avvenimenti, quando i due (ex?) innamorati si ritrovano in circostanze diverse.

In "Persuasione" non sono molte le cose ad accadere, da un punto di vista esterno: non ci sono scandali di sorelle in fuga o rivelazioni sconvolgenti dell'ultimo minuto, ma tutto avviene all'interno della protagonista, Anne. Il lettore viene a conoscenza di ogni sua singola speranza e paura, e forse anche per questo ho finito con il sopportare poco questa Anne Elliot: sarà perché a volte si piange un po' troppo addosso, ma soprattutto perché... insomma, è la classica perfezione della donnetta del XVIII-XIX secolo, priva del carattere di una Elizabeth o di una Emma... molto posata, insomma, senza contare che il lettore non ha la possibilità di farsi un quadro preciso degli altri personaggi di contorno. Almeno, non così preciso come invece avviene in altri romanzi della Austen: mi sono fatta un'idea del vanitoso Sir Elliot e della lamentosa Mary, ma gli altri personaggi - come le sorelle Musgrove - sono rimaste indefinite sullo sfondo. E posso solo immaginare il relativo "stupore" del lettore dell'epoca: infatti "Persuasione" in origine fu pubblicato insieme a "Northanger Abbey", anch'esso postumo, e non può esistere romanzo austeniano più diverso. Sono anche curiosa di sapere come in pellicola abbiano cercato di tradurre in immagini le riflessioni continue della protagonista: magari proverò a vedere una delle ultime trasposizioni, questa qua del 2007...



... con Sally Hawkins (recentemente nominata agli Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista in "Blue Jasmine") nel ruolo di Anne e... OMG, il signor Giles/Uther Pendragon nel ruolo di Sir Elliot! Basta... è imperdibile xD

Comunque, lasciarsi assorbire dopo tanto tempo dallo stile di Jane Austen è sempre piacevole: è qualcosa che ti mette proprio in pace con il mondo e ti riordina il cervello... C'è qualcosa di pacato, nella sua scrittura, in grado di tranquillizzare anche la persona più in ansia. Senza contare che certi suoi personaggi non possono fare a meno di far sorridere, se trovi la pazienza di non strozzarli nella tua mente: nel caso di questo romanzo mi riferisco alla sorella minore di Anne, Mary, che per molti aspetti ricorda la signora Bennet di "Orgoglio e Pregiudizio".

E poi, uno dei punti forti di questo romanzo è sicuramente la lettera che Frederick scrive ad Anne verso la fine del romanzo, eh eh eh :D scusate, al solo pensiero inizio a sorridere come un'ebete xD

E concludo questo commento proprio con una delle frasi finali di Frederick Wentworth:


"Devo imparare a sopportare di essere più felice di quel che merito".


lunedì 24 marzo 2014

Once Upon a Time 3x14 - The Tower

Allora, dopo un po' di mesi ho deciso di riaprire un blog, sempre dello stesso stile dell'ultimo: commenti a film, serie tv, fumetti, libri, e quant'altro... più qualche altro post random che non centra niente con il resto. Avrei voluto che il primo post riguardasse proprio una di queste cose random, ma alla fine sono una persona pigra e il "materiale" per quello non è ancora lontanamente pronto, LOL. Non che sia qualcosa di serio, ovviamente, ma... va beh, arriverà in ritardo.

Quindi, alla fine inauguro il blog con una serie tv che, ogni lunedì, mi fa star male: Once Upon a Time.



Con OUAT ho questo rapporto di amore e odio. Anzi, dalla seconda stagione in poi di solo odio. Ho amato tantissimo la prima stagione e i suoi personaggi, così come allo stesso modo ho odiato la seconda e il modo in cui gli stessi medesimi sceneggiatori hanno rovinato tutto ciò che avevano creato. Per non parlare di Mary Margareth: cara, ti prego... muori.

La terza stagione non era iniziata (e nemmeno continuata) per il meglio: nominare Peter Pan mi fa male, e poi il vomito mi sale (semi cit. all'Incantesimo del Lago).
Nemmeno l'introduzione di questa nuova villain, la Strega dell'Ovest, mi aveva entusiasmato molto: aggiungiamo pure che questa si scopre essere sorella di Regina, e il vomito altro che salirmi. Tuttavia, in questa puntata ho rivalutato in parte il personaggio di Zelena, interpretata dall'ennesima attrice di Lost: in particolare il dialogo avuto con Rumplestiltskin mi ha tenuta lontana dalla mia tazza di the per un po' (sì, perché non appena vedo qualcosa che mi fa storcere il naso cerco di consolarmi con un sorso di Earl Grey), e poi è così bello rivedere Robert Carlyle recitare. Uno dei pochi motivi per cui continuo a guardare OUAT è proprio lui, e potete immaginate la mia "gioia", quindi, quando era uscita la 3x11 (era la 3x11? Non ricordo... va beh, quella dove Rumple moriva in modo stupido).
Mi chiedo se Belle si incazzerà come una belva con Zelena, allo stesso modo in cui Rumple si era incazzato con Regina per aver tenuto la sua bella prigioniera come malata di mente.

Vi prego, signori sceneggiatori, fatela incazzare.


Comunque, l'introduzione di Rapunzel è stata veramente molto random e non mi ha lasciato niente: una storyline autoconclusiva che era solo un pretesto per spiegare come Zelena sia riuscita a procurarsi l'elsa della spada di David, simbolo del coraggio... Eppure, ricordo ancora quando anche le puntate autoconclusive di OUAT avevano un senso: come quando avevano introdotto Cenerentola, ad esempio, o spiegato come Dreamy sia alla fine diventato Brontolo... puntate che avevano poco a che fare con il destino di Storybrooke, ma era sempre un piacere vederle.
Eppoi, cara Rapunzel: se non vuoi essere salvata perché altrimenti arriva la strega, perché caspita urli HELP ME, HELP ME!! quando arriva David?? David che, tra l'altro, non riesco mai a prendere sul serio: qualsiasi cosa faccia, mi sembra un imbecille... eppure, caro Charming, nella primissima puntata di OUAT mi eri piaciuto veramente tanto...
Bei tempi.

Insomma, come al solito questa è una puntata molto "traballante", ma almeno Zelena non sembra essere così male, come personaggio. Anche se... accidenti, doveva proprio essere la sorella di Regina??!!

E qualcuno dica ad Hook di smettere di fare questa faccia qua, che sembra un pesce lesso: