"Ehi, hai visto quel poster?"
"Che?"
"Quello, quello... 'Divergent'".
"Quello, quello... 'Divergent'".
"Boh, cos'è?"
"Non so, è tratto da un libro".
"Fammi indovinare, è il primo di una trilogia!"
"Eggià".
"Boh, non mi ispira".
Piccolo dialogo interiore tra la "me" con la m minuscola e la "Me" con la M maiuscola (non so quale dei due sia "me" o "Me", ma vabbeh: era solo per introdurre il discorso).
Le trilogie vanno un sacco, si sa: e, da qualche anno, ad andare sono soprattutto le trilogie a tema distopico, con futuri post-apocalittici, adolescenti in crisi e quant'altro. Anzi, la distopia è diventata la metafora ideale della crescita e dell'adolescenza, nonché delle difficoltà di diventare adulti (nel scrivere questo mi sento molto idiota, ma vabbeh), da Hunger Games a... boh, di romanzi così penso di aver letto solo quello, a parte La Città di Ember (da cui è stato tratto un altro film con Saoirse Ronan che, al contrario del romanzo, non ha avuto un seguito... In effetti il film non è granché, ma il romanzo era molto carino). Eh già, questo "Divergent" non l'ho mai letto: sinceramente, non mi ispirava granché. Però ho voluto provare a vedere il film, così, perché ho notato che su tumblr c'è un sacco di gente che l'ha aspettato/lo sta aspettando (in Italia uscirà il 3 aprile).
In maniera molto classica, il film inizia con la presentazione di questo possibile futuro, raccontato dalla protagonista, tale Beatrice Prior (interpretata da Shailene Woodley, quella che hanno cacciato da Spider-Man 2), che per tutto il film dimostrerà di avere l'espressività di un macaco (anche se non ho idea di quanto non-espressivo possa essere un macaco): il suo è un futuro altrettanto classico, dove - dopo la sempre classica guerra che ha cambiato il destino del genere umano - gli adolescenti devono capire di punto in bianco che farsene della propria vita, decidendo tra:
- I Candidi: si occupano di legislazione e cose così, perché sono sinceri e dicono sempre la verità (LOL);
- I Pacifici: sono gli hippy della situazione, che rifiutato qualsiasi forma di violenza e, per questo, sono assistenti sociali e simili;
- Gli Eruditi: che sembravano i più fighi, ma qua per "eruditi" si intendono solo scienziati pazzi... e io che mi ero già immaginata tanti signori Giles rinchiusi in biblioteca... Più che altro, sono i Serpeverde della situazione (e credo di essermi appena insultata, because I'm a Slytherin);
- Gli Abneganti: sono quelli col nome più strano e sono una specie di Tassorosso, con la differenza che in questo film sono loro a governare. Sono altruisti, caritatevoli e si occupano di coloro che non appartengono a nessuna "casta";
- Gli Intrepidi: sono degli pseudo-Grifondoro, di fatto l'esercito, che ha lo scopo di proteggere la popolazione. Hear me roar! (no ok, ora sto confondendo veramente troppe cose...);
(ah, la traduzione delle categorie l'ho presa da Wikipedia... perché i sottotitoli del film avevano una traduzione diversa, boh. E, anche da come le fazioni venivano presentate nel film, mi sembravano un po' diverse. Mah).
E poi ci sono gli Esclusi, quelli che non sono riusciti ad ambientarsi nella categoria che si sono scelti e che per questo vengono considerati dei reietti: già, perché alla fine gli adolescenti non vengono direttamente costretti ad appartenere ad una categoria specifica, ma possono più o meno scegliere. Dato che questo era bene o male l'aspetto più interessante della trama, mi ci soffermerò per qualche riga.
Allora, in questo possibile futuro ad un certo punto il ragazzino si sveglia e sa che dovrà decidere a quale "casta" appartenere: prima di ciò, però, dovrà essere sottoposto ad un test ("test" è un altro modo per dire "strane sostanze chimiche") che gli suggerirà per quale categoria è maggiormente predisposto. Poi, però, il ragazzino può fare come Harry Potter, dire "No Serpeverde... no Serpeverde..." e scegliere ciò che più gli aggrada. Tuttavia, in rarissimi casi il test non rivela nessuna casta in particolare, e il ragazzino in questione allora è un Divergente, una personcina che al governo non sta molto simpatica perché non può inquadrarla, e quindi controllarla a dovere.
Questo è proprio ciò che capita a Beatrice: figlia di Abneganti, sorella di un Erudito ma di fatto una Divergente (una tizia però la copre per proteggerla), durante la cerimonia decide di essere un'Intrepida e di impugnare la spada di Godric Grifondoro (scusate, non posso fare a meno di infilarci Harry Potter qua e là). Fino a questo punto, il film era anche carino ed era interessante anche questa cosa che gli adolescenti hanno un margine di scelta... anche se, alla fine (come specificato nel film), solo il 5% decide di non seguire i risultati del test e fare di testa sua. Mi sembrava un piccolo spunto di riflessione, tutto qua: la differenza tra ciò che è facile e ciò che è giusto, e quelle cavolate lì (altra citazione ad Harry Potter, scusate).
Comunque, a questo punto Beatrice (che ora si fa chiamare Tris, perché fa più figo) deve dimostrare di essere una vera Intrepida. La prima parte dell'allenamento è anche carina, ma poi va troppo per le lunghe... e intanto comincio a non sopportare veramente il faccino di Beatrice, tanto che quando la picchiano sono pure un po' contenta. Ah, ovviamente c'è il "figo" (tra virgolette, perché in realtà è bruttino) della situazione, che si fa chiamare Quattro. Ovviamente si innamorano e fanno i picci-picci, eccetera eccetera... Ehi, non è che in una trama non mi piacciano le storielline pseudo-romanticose (anzi, ci marcio alla grande), ma... insomma, è sempre la solita solfa. Perché ne sto ancora parlando?
Comunque, tanto per tagliare un po', si scopre che gli Eruditi sono cattivissimi e vogliono combattere la stessa natura dell'uomo per mantenere la pace e l'equilibrio (ve l'avevo detto che erano tipo scienziati pazzi): per questo sono a caccia dei Divergenti. Scoppia un putiferio, i genitori di Beatrice muoiono entrambi, e Tris, Quattro, Caleb (il fratello Erudita-pentito di Tris) e Marcus (il padre stronzo di Quattro... il quale, tra parentesi, si fa chiamare così perché ha quattro paure. Della serie che io dovrei chiamarmi Diecimila) scappano dopo aver fermato il piano malefico di Kate Winslet, la capa degli Eruditi.
Ecco, tra l'altro: Kate Winslet in questo film mi ha fatto lo stesso effetto di Nicole Kidman nella Bussola d'Oro... entrambe sembravano pensare: "Ehi, ma io che diavolo ci faccio qui?!"
Comunque, per chiudere il discorso: non posso dire quanto i fan di Divergent-libro possano essere soddisfatti, ma... boh, insomma, è un film che non parte malissimo, ma poi la solfa è sempre la stessa. I fan di Hunger Games non troveranno niente di nuovo o esaltante in questo film. Peccato, perché solo dopo la visione ho scoperto che il regista, tale Neil Burger, ha anche girato "Limitless", un film che non mi era dispiaciuto per niente.
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